Quando a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie (1)

Con un po’ di giorni di ritardo causa stanchezza, problemi sul lavoro, tristezza varia ed eventuale, ecco il resoconto della fantastica breve vacanza della sottoscritta e di MisterKhorakhané (che per semplicità chiameremo MK).

Dopo aver passato l’intero venerdì a visitare cani e gatti e a pulire le deiezioni degli stessi, alle 19:30 la profumata sottoscritta sale in macchia di MK (felice del delizioso olezzo) e si parte. Direzione: Parma.

Il viaggio è stato accompagnato da allegre colonne sonore: Gianni Morandi, Peppino DiCapri e I Ricchi e Poveri ci hanno fatto tanta compagnia ed eravamo così concentrati a cantare che abbiamo sbagliato uscita sull’autostrada e siamo andati a Cremona. Niente paura, qualche porco tirato da MK e si torna indietro e con solo 800 ore di ritardo si arriva a Parma.

Si posano i bagagli nella nostra stanzetta e mi rendo conto che MK ha concentrato tutte le sue magliette, jeans e roba varia in uno zainetto grosso come il mio beauty e in quello zainetto ha anche messo il notebook, l’hard-disk e qualche CD, perché (dice) possono sempre servire (infatti serviranno, vedrete).

Nonostante l’ora tarda (mezzanotte e mezza circa), usciamo e ci facciamo un bel giro notturno nella bella Parma, ci beviamo due birre (a testa) e verso le tre ci trasciniamo nel letto.

parma 1

 

La mattina ci si sveglia presto ma non troppo e ci si avventura nella Parma diurna. Bel giro in centro, visita al parco ducale e ad un interessante museo napoleonico. Ci siamo anche imbattuti nel “Parma street food festival”dove abbiamo assaggiato l’ottima birra del birrificio Farnese.

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Poi aperitivo nella piazzetta centrale (beviamo parecchio, sì) e partenza.Questa volta l’obiettivo è Brescello. Io e MK siamo due grandi appassionati di Don Camillo e Peppone, per cui questa era una tappa obbligata.

brescello 1

 

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MK esplora la stazione di Brescello.
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La sottoscritta con occhi rigorosamente chiusi.

 

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Abbiamo visitato il museo, visto il famoso carro armato e la locomotiva, comprato Lambrusco e qualche quadretto carino da aggiungere alla collezione.

Il tempo non era dei migliori,  quindi siam saliti in macchina e abbiamo ordinato al navigatore di portarci a Modena.

Durante il viaggio ci siamo resi conto che potevamo fare una piccola tappa anche a Correggio, quindi abbiamo fatto una deviazione e siamo andati alla ricerca del Bar Mario, che non abbiamo trovato. Ma il paese è molto grazioso.

correggio 1

 

correggio 2

A questo punto si parte veramente per Modena. Arriviamo facilmente all’hotel e  scendendo dall’auto percepisco un leggero olezzo letamoso. Mi sento quindi in dovere di esclamare a voce poco bassa “Madonna che puzza di merda” senza rendermi conto di essere circondata da anziani in gita con il parroco. MK si allontana facendo finta di non conoscermi, gli anziani si guardano perplessi, io continuo a sostenere la presenza di puzza.

MK torna e mi dice che sono una donnina tanto graziosa, così tanto graziosa da assomigliare a:

 

 

Nonostante l’aroma non proprio mentolato dell’ambiente esterno, l’albergo è carino ma ha il difetto di essere ubicato (parlo bene come potete leggere, non so mica dire solo merda) accanto ad una caserma dell’esercito. MK mi  dice che probabilmente l’indomani ci saremmo svegliati con trombetta e Inno di Mameli. Io gli dico “ma che cazzo dici?!”, lui mi dice “vedrai rimbambita!” (c’è tanto ammmmore tra di noi). Aveva ragione lui.

Questo è il meraviglioso resoconto del primo giorno e mezzo della nostra mini vacanza. A domani (o dopo domani) per il seguito.

Non cambiate canale.

 

 

 

Lei gli disse: “Che il viaggio sia buono.” Lui rispose soltanto: “Lo sarà.”

Io ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me, ecco cosa. Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile.  Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, il mio ego, la mia attenzione. Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. Come una medicina, che può farti bene e male allo stesso tempo.

C. Palahniuk – Soffocare

 

Come on now I’m waiting
No one is walking by my side
I believe that if I get off track
You’ve got something that can bring me back
I go to you now and in a way you’re very different somehow

Screaming Trees – Forever

Take your time… Don’t live too fast,
Troubles will come and they will pass.
Go find a woman and you’ll find love,
And don’t forget son,
There is someone up above.

Lynyrd Skynyrd -Simple man

 lucy-e-schroeder

 

Le mie 10 canzoni (ne ho messe 12, lascio?)

Tranquilla Ilaria,  dieci canzoni sono parecchie. Riuscirai tranquillamente a sceglierle.

No. Sono poche. Pochissime.  Ho faticato non poco a selezionare la mia colonna sonora e ne ho aggiunte due. Perdonatemi. Di alcune non so neanche spiegare bene il motivo per cui le sento mie, lo sono e basta.

 

1. Un medico – F. De André

 

Questa è la mia canzone. Punto. E sarà scritta a caratteri cubitali anche nella prima pagina della mia tesi di laurea.

 

2. Nella mia ora di libertà – F. De André

Storia di un impiegato è, insieme a Non al denaro, l’album che più ascolto di De André. Questo album è un percorso: si parte dalla presa di coscienza della necessità di ribellarsi, per arrivare proprio con questa canzone, alla consapevolezza del fallimento dell’individualismo, sostituito dalla lotta comune e condivisa. E’ stato un album  criticato e probabilmente non molto capito o volontariamente strumentalizzato.

“Nel carcere, in una realtà non più individualista, ma forse il massimo dell’essere uguali, l’impiegato non più impiegato scopre un nuovo modo di capire la vita e le cose che lo circondano. Scopre la realtà della parola collettivo e della parola potere” – Fabrizio De André

 

3. Smisurata preghiera – F. De André

Smisurata preghiera è l’ultima canzone dell’ultimo album di De André. E’ un canzone in cui viene esaltato ciò che, in realtà, è presente in quasi tutti gli album del Faber, cioè la difesa delle minoranze, il supporto nei confronti di chi  “viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione” e che, attraverso una solitudine scelta liberamente, riesce a “consegnare alla morte una goccia di splendore”.

“Le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi … dire “Siamo 600 milioni, un miliardo e 200 milioni…” e, approfittando del fatto di essere così numerose, pensano di poter essere in grado, di avere il diritto, soprattutto, di vessare, di umiliare le minoranze.
La preghiera, l’invocazione, si chiama “smisurata” proprio perché fuori misura e quindi probabilmente non sarà ascoltata da nessuno, ma noi ci proviamo lo stesso”
(Presentazione di De André durante un concerto)

 

4. Canzone per l’estate – F. De André

Ecco. Questa è una canzone che sento particolarmente mia, anche se non so spiegare bene il perché.  Se dovessi scegliere una sola canzone del Faber, forse sceglierei questa, soprattutto in questo periodo.

De André non lo sa ma, in realtà, l’ha scritta per me.

 

5. In un giorno di pioggia – Modena City Ramblers

Questa è una canzone a cui sono molto legata perché è stata la protagonista del mio primo viaggio in Irlanda.

 

6. The Rain Song – Led Zeppelin

Questa canzone c’è SEMPRE nel mio iPod. E’ la canzone che più ascolto nei miei abituali (sob) viaggi in treno.

 

7. Stay – Mark Lanegan

E’ la canzone del momento. E per momento intendo gli ultimi mesi.

 

8. Impressioni di settembre – PFM

Questa canzone me l’ha fatta ascoltare per la prima volta il mio papà, la metteva sempre in macchina. Mi ricorda i viaggi che facevamo la domenica per andare a trovare la nonna.

 

9. Suzanne – Leonard Cohen

In questa canzone c’è quasi tutto, delicatezza, dolcezza, passione, amore (reale ed immaginato).

E De André lo sapeva bene.

 

 

10. Just Breathe – Pearl Jam

Did I say that I need you? Did I say that I want you? Oh, if I didn’t now I’m a fool you see…No one knows this more than me.

Perché, a volte, dire realmente cosa si prova è difficile. Allora si usa la musica.

 

 

Bonus track 

Geordie – F. De André

Gabry Ponte, muori.

 

Ancora una, per favore.

I’m on fire – Bruce Springsteen

Questa era una delle nostre canzoni. Ora è mia.