Non è come sembra.

Questo post è stato scritto su suggerimento di  Zeusstamina, detto Gioventus (da me), quindi se non vi piace siete pregati di mandare una lettera di insulti al seguente indirizzo: Via Amici di Pollon, Olimpo. Oppure potete chiamare alle due di notte al seguente numero 123456789. Invece, se il post è di vostro gradimento, siete pregati di inviare a quel brav’uomo di Zeus un cesto di tofu.

 

Vorrei parlarvi delle maledettissime donne perfette dei film. Quelle donne che sono stupendissime in ogni situazione, anche quando è umanamente impossibile essere dei fiorellini.

Loro si svegliano grazie a quel magico raggio di sole che si infila attraverso le persiane e va ad illuminare, con precisione chirurgica, l’occhio sinistro. Hanno le coperte ancora sistemate alla perfezione, i capelli setosi e in ordine, la pelle luminosa e perfettamente truccata e il sorriso sulle labbra. Noi ci svegliamo mezz’ora prima del previsto a causa delle bestemmie del vicino che è andato in bagno con la luce spenta e ha colpito l’angolo della cassettiera con il mignolo. Scendiamo dal letto e pestiamo  il telecomando che la sera prima, per pigrizia, non avevamo appoggiato sul comodino e andiamo in bagno. Lì ci accorgiamo che quello struccante pagato a peso d’oro non funziona perché il mascara è li’, sotto gli occhi, e per farlo andare via bisogna usare Dash smacchiatore. I capelli sono un blocco di cemento perché la sera prima avevamo utilizzato una damigiana di lacca e la nutella si è trasformata in brufolo.

Loro fanno i lavori di casa con la camicia bianca, ma non si sporcano. Noi ci mettiamo quella tuta che usavamo in terza media per fare ginnastica ed è proprio un peccato buttarla via perché è tanto comoda e se le maniche ci arrivano al gomito pazienza. Apriamo il mobiletto dei detersivi e prendiamo il prodotto per lavare i vetri. Ma l’ultima volta che avevamo fatto le pulizie non avevamo chiuso bene il tappo, quindi ci rimane in mano lo spruzzino e il liquido si rovescia sul tappeto.

Nei film, quel ragazzo carino e anche intelligente, suona il campanello all’ora di cena e si presenta, a sorpresa, con delle rose profumatissime e una bottiglia di Champagne. Lei ha, per caso, già apparecchiato per due e la casa è perfettamente in ordine. Ed è perfetta e sta indossando il completino intimo migliore. Noi, siamo sul divano in pigiama, quando sentiamo il campanello. E’ quel ragazzo non tanto carino e neanche troppo intelligente che si è presentato con un garofano secco e il tavernello. Noi non abbiamo niente da offrirgli perché abbiamo finito tardi al lavoro e non abbiamo avuto tempo di fare la spesa. E non ci siamo depilate. E abbiamo anche il ciclo.

Loro, dopo il chupa-dance, sono perfettamente in ordine e non sono sudate. I vestiti di lui sono tutti dalla parte dove è coricata lei. I vestiti di lei sono tutti dalla parte dove è coricato lui. Basta scambiarsi il posto e ci si può rivestire senza difficoltà. Noi, dopo il chupa-dance, sentiamo l’acido lattico che si sta accumulando nelle gambe e quando tentiamo di rivestirci, ci rendiamo conto che i jeans che stiamo cercando di indossare sono quelli di lui. E, cosa gravissima, ci vanno! Anzi, ci stringono anche un po’ sulle cosce, quindi decidiamo immediatamente di farli sparire. Nel frattempo lui sta cercando di capire qual è il verso giusto della felpa.

 

Loro inseguono i taxi correndo sui tacchi e non inciampano mai. Noi ci mettiamo una volta al mese quelle decolté tacco 12 che ci piacciono tanto, ma ci fanno venire le piaghe, quindi ci portiamo nella borsa le scarpe basse di riserva.

 

Noi non siamo come Loro. Noi non riusciamo ad essere sempre perfette come Loro. Noi lavoriamo, ci occupiamo della casa, dei figli e di quell’amorevole ameba che ci siamo scelte come compagno. E ogni tanto riusciamo anche a ritagliarci uno spazio per noi. A pensarci bene, forse siamo noi le eroine e non Loro.

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Si salva solo lei.