Io ti amo. E se non ti basta…

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l’universo

Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l’incanto
di un solo tuo sguardo

Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni

Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d’estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
vaffanculo.

(Stefano Benni)

La domenica della carogna.

Questa mattina mi sono svegliata con la carogna. Non so perché, veramente. Ma mi verrebbe voglia di prendere un tank e attivare il lanciafiamme (e ho letto su wikipedia che lo steam tank ha un lanciafiamme con una portata di 27 metri!! Potrei fare delle grandi cose). E poi i capelli non mi stanno e sembro un fungo atomico.

Comunque, prima per rilassarmi un pochino mi sono detta: “Apriamo Youtube e ascoltiamo un po’ di bella musica!!”.

Ecco.

Ecco.

Prima del video di Butterfly degli Screaming Trees è partita la pubblicità.

Ed ecco svanire il mio  tentativo di rilassarmi: la causa è la pubblicità della Tampax.

Quei malati di mente della Tampax hanno creato uno spot che non solo non invoglia a comprarli, ma fa venir voglia di andare al supermercato e dar fuoco a tutte le scatole. Con l’intento di far passare il messaggio che questi amenicoli son tanto facili da usare, hanno chiesto a degli uomini con il ciuffo e i pantaloni con l’orlo sopra le caviglie di spiegare il funzionamento di questi strani oggettini.

E loro, dall’alto del loro master in “Mestruo, dalla teoria alla pratica”, ci spiegano che sono talmente facili da mettere che lo sanno pure loro! E che bello vedere le loro facce quando aprono il pacchettino e guardano l’assorbente, si vede che è una procedura che fanno tutti i mesi. Ci spiegano che questo simpatico oggettino non serve per sminuzzare il basilico per farci il pesto e non va neanche utilizzato come ferma porta!! Ma stiamo tranquille donne, loro lo sanno. A loro non sfugge niente, a loro non bisogna spiegarle certe cose. Loro ci illustrano (con elegante gesto con le mani) che il tubicino va inserito. Dove? Non viene detto. Perché quel decerebrato con il ciuffo biondo si vergogna a dire vagina. Strano, si atteggia come uno che ne ha viste di cotte e di crude.

Io dico basta a queste pubblicità ridicole degli assorbenti. Una volta c’erano le donnine che al primo giorno di ciclo facevano paracadutismo, adesso dei Justin Bieber che ci spiegano come va messo l’assorbente interno.

Fate vedere qualcosa di più realistico. Fate vedere una donna nervosa perché ha mal di pancia, mal di schiena e un marito rincoglionito che, impugnando un tampax, chiede: “Ma amore, come mai ora fanno dei cotton fioc così grandi?”.

Sulla faccia delle donne batte quasi sempre il sole

Ringrazio tanto tanto tantissimo Giacani per aver pensato anche a me quando ha scritto questo bel racconto 🙂
Grazie davvero per il bellissimo pensiero 🙂

Viaggi Ermeneutici

Ilaria guarda i gatti e i gatti guardano nel sole. Ma in realtà guarda anche i cani, i criceti e anche le tartarughe. Guarderebbe anche i cavalli, se glieli portassero, ma ancora non è capitato. Perché lei ha un dono speciale, lei non si limita a guardarli. Lei ci parla. Ci parla e li ascolta, per questo riesce sempre a trovare la cura.

E’ stato così anche con il gatto di Nana. Lei l’ha portato lì, Ilaria l’ha visto, ci ha parlato e come d’incanto tutto era risolto. Nana, mentre torna a casa insieme al gatto guarito pensa a quanto sarebbe bello se fosse così semplice anche con le persone: le guardi negli occhi, ti capisci senza parlare e zac! Guarito! Certo forse questo è un pensiero superficiale: mai come quelli che fa il ragazzo della sua amica. “A proposito devo ricordarmi di prenderle qualcosa, oggi è il suo…

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Non è colpa mia, è colpa di Rino.

Ogni mattina (ripeto, ogni mattina), mi sveglio. E meno male. No, volevo dire ogni mattina mi sveglio canticchiando una canzone. E non una canzone che ho sentito la sera prima o il giorno prima, ma una canzone a caso. Sono anni che cerco di capire come il mio cervello selezioni la canzone. In base a cosa? Perché una mattina italiana e quella dopo inglese? Qual è il criterio? Non lo so.

Io sono giunta ad una conclusione, per me verosimile. Poi fate voi.

Secondo me nella mia testa c’è un piccolo deejay. Me lo immagino bassino e tarchiatello. Con la barba, spettinato. Secondo me indossa magliette comprate ai concerti. Secondo me si chiama Rino. Lui archivia tutte le canzoni che ascolto e ogni mattina ne sceglie una.

Mi sono segnata la playlist di questa settimana:

– Lunedì: Un matto, De André

– Martedì: Rock And Roll, Led Zeppelin (la canto in modo splendido…………..)

– Mercoledì: Metti la canottiera, Zecchino d’oro

– Giovedì: Just breathe, Pearl jam

– Venerdì: Redemption Song, Bob Marley

E domani? Boh. Vedremo.

 

Cose.

– Mi sono messa a dieta perché ho la ciccia sui fianchi

– Tra un mese è il mio compleanno e lo passerò lavorando

– Mi sento un po’ sola, Tu sei là, io sono qua e vorrei mangiare dei cioccolatini ma non posso perché sono a dieta

– Mi affeziono troppo ai miei pazienti

– Mi sono comprata dei vestiti lunghi troppo carini, ma sono piccoletta e devo farli accorciare perché li trascino sotto i piedi

– Mi sono tagliata un dito con una scatoletta per cani

– La mia tosse non passerà mai, me lo sento. Devo tornare dal dottore presto prestissimo

– Non vedo l’ora che arrivi il terzo fine settimana di luglio

– Tra due settimane mi faccio un nuovo tatuaggio

– Mi sono comprata un costume bellissimo, anche se non avrò tempo di andare al mare o in piscina. Ma era bellissimo e dovevo averlo. Lo metterò in casa.

– Voglio fare cose.

 

Alfabeto e canzoni.

In questi giorni non ho molta voglia di scrivere, sono stanca e soprattutto fa caldo. Quindi perdo un po’ di tempo e butto giù una variante del giochino in cui bisognava associare ad ogni lettera dell’alfabeto, un film che ci è piaciuto particolarmente.  In questo caso, associo una canzone. Non sono sempre le mie preferite in assoluto, ma sono stata guidata dall’istinto. Percepisco la vostra gioia per questa cosa, la sento. Abbiate pazienza, io ho caldo.

Comunque, ecco qua.

A – Across the universe, The Beatles

B – Butterfly, Screaming Trees/ By and Down, A perfect Circle

C – Crush, Dave Matthews Band/ Canzone per l’estate, De André

D – Dazed and Confused, Led Zeppelin

E – E io ci sto, Rino Gaetano

F – Fiume Sand Creek, De André

G – Giugno 73, De André

H – House a home, Mark Lanegan

I – I need you, Lynyrd Skynyrd

J – Jumpin jack Flash, The Rolling Stones

K – Khorakhanè, De André

L – Lontano lontano, Tenco

M – (Un) Medico, De André

N – Ninna nanna, Modena City Ramblers

O – Ovunque proteggi, V. Capossela

P – Pane e rose, Casa del Vento

Q – Quel giorno d’aprile, Guccini

R – Rimmel, De Gregori

S – Stay, Mark Lanegan/ Suzanne, Leonard Cohen

T – The thing that should not be, Metallica/ Tangerine, Led Zeppelin

U – Un giorno di pioggia, Modena City Ramblers

V – Verranno a chiederti del nostro amore, De Andrè

W – Winter, Tori Amos/ When push comes to love, W.E. Whitmore

X – Non mi viene in mente ora -.-‘

Y – You or Them, Volbeat

Z – Zero, The Smashing Pumpkins

Fate anche voi questo giochino, se vi va! 😀

Alfabeto. Film. Ignoranza.

Ogni lettera un dentino Ecco spunta l’Alef-bet! Ogni suono è cristallino Quando impari l’Alef-bet! Se le metti in fila un ritornello Nascerà C’era un Re sul suo cammello… Alf-bet!

Il gioco dell’alfabeto – Zecchino d’oro

Ho iniziato così in grande questo post che potrei anche concluderlo qua. Quindi arrivederci.

No, continuo. Così, per dispetto.

Faccio anche io quel giochino in cui bisogna elencare in ordine alfabetico i titoli dei film che ci sono piaciuti di più. La mia cultura cinematografica fa abbastanza schifo, quindi abbiate pietà di me, sto cercando di migliorare. Alcuni sono in italiano, altri in inglese. Per alcuni ho tenuto conto dell’articolo, per altri no. Praticamente non ho rispettato neanche una regola.

A – A beautiful mind/Alla ricerca di Nemo

B – Burn after reading

C – Closer

D – (I) diari della motocicletta

E – Era mio padre/Essere John Malkovich

F – Frankenstein Junior

G – Gran Torino/Good Bye, Lenin!/Gone Girl

H – Harry ti presento Sally

I – I cento passi/Inception/Io non ho paura

J – John Q

K – Kung fu panda

L – L’avvocato del diavolo

M – Millennium

N – N io e Napoleone/Nel nome del padre/Neverland

O – Ovosodo

P – Pulp Fiction/Profumo di donna (Scent of a Woman)

Q – Quei bravi ragazzi

R – Ragazze interrotte

S – Seven

T – Trainspotting/The Wolf of Wall Street

U – Up

V – Vanilla Sky

W – Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato

X –  Non lo so 😀

Y – Non so neanche questo 😀

Z – Z la formica

L’importante è la salute.

La mia non è influenza. No, cari miei. La mia è peste.

Nel mio sangue scorrono milioni di molecole di amoxicillina, sono molto socievoli queste molecole. Infatti, invece di combattere i batteri, loro ci escono a cena. Fanno amicizia, rimorchiano.

(Ilaria si soffia il naso)

Ma sto guarendo.

(Ilaria tossisce)

Tranquilli, oggi sto decisamente meglio.

(Ilaria starnutisce)

(Ilaria si soffia ancora il naso)

Pensate che questa sera, per festeggiare la mia pronta guarigione, pensavo di mangiarmi la minestrina e di bermi un tachifludec limone e miele. E per finire, un ottimo cucchiaio di sciroppo per la tosse. Quello buono, d’annata.

L’importante è la salute.

Ilaria si schiarisce la voce.